Di storie e leggende che circondano il Monte Calamita a Capoliveri ne abbiamo sentite a bizzeffe, dalle navi e gli aerei che cambiavano rotta a causa del suo “magnetismo” fino ai viaggi astrali: ognuno è libero di trarre le proprie conclusioni e di crederci o meno, ma una cosa su cui non ci piove sopra è che la zona che circonda il Monte Calamita è una delle più belle e panoramiche di tutta l’Isola d’Elba.
Monte Calamita: sentieri vista mare da fare a piedi o in Mountain Bike
Essendo un’area ricca di sentieri (a causa anche del suo famoso “Bike Park”) sono tantissimi i percorsi che potete fare, potremmo addirittura consigliarvi di prendere la mappa e puntare il dito a caso su uno di quei cammini, tanto sono tutti belli e ben tenuti. Noi optiamo spesso per la via più facile: partiamo da Piazza del Cavatore, seguiamo la strada principale (tutta in piana e tutta vista mare) che porta alla Costa dei Gabbiani e arriviamo fino al Museo delle Miniere (circa 7 km).
Una volta arrivati al Museo delle Miniere di Capoliveri, proseguiamo ancora fino a vedere una sbarra (sul lato destro di essa troverete lo spazio necessario per oltrepassare l’ostacolo senza doverlo scavalcare). Al di là della sbarra inizia la nostra avventura: già alle prime falcate si capisce che quello è un posto speciale, un occhio attento cattura subito l’importanza delle sue rocce (che sono le più antiche di tutta la costa toscana) e intuisce che il colore della vegetazione (dei pini in particolare) è diverso dal resto della flora dell’Isola d’Elba.
Ci stiamo lentamente avvicinando alla miniera del Vallone, siamo in uno di quei posti definiti “magici” per l’energia che emana. Qui l’attenzione è tutta per i resti delle miniere e degli attrezzi usati per l’estrazione, lasciati lì ancora intatti, come se dovessero riprendere il loro lavoro da un momento all’altro.
Proseguendo per il sentiero, dietro le spalle vedrete terra e rocce rosso caldo, un laghetto artificiale e cave di renella nera che si affacciano su piccole spiagge di sassi e (poca) sabbia, anch’essa nera sgargiante. Il mare aperto è di un blu intenso e per i nasi più fini l’odore del ferro e dei minerali si sente anche nuotando nelle sue acque.
La spiaggia del Cannello
Si rimane un po’ lì ad osservare il tutto, convinti che siano passati pochi minuti e invece è già ora di proseguire e di tornare indietro. Ma una tappa alla Spiaggia del Cannello non può mancare. Una baia ampia e selvaggia che termina con un semicerchio di piccoli scogli che affiorano dal mare: saranno i microscopici sassolini bianchi di cui per un tratto è composta, sarà la particolarità del contesto in cui è inserita, ma il fascino che esercita questa spiaggia è davvero magnetico. Una volta ricaricate le energie si prende di nuovo la strada, questa volta tutta in salita, che vi riporterà alla sbarra iniziale.
Il tour è finito, ma una volta a casa continuerete a ripensare a quel posto perché un che di “esoterico” effettivamente ce l’ha; pensandoci bene è tutt’altro che difficile fantasticare su quel luogo: le storie e le leggende che lo circondano da anni appaiono meno assurde una volta visitato.
Conoscendo bene questi luoghi presso la reception del nostro Residence e appartamenti Villa Teresa a Porto Azzurro sapremo darvi le informazioni di cui avrete bisogno.
Lascia un commento