Le residenze Napoleoniche
Si parte dalle due Residenze Napoleoniche dell’Isola d’Elba (Villa San Martino e Palazzina dei Mulini) che si trovano a Portoferraio e ogni anno vengono visitate da turisti provenienti da tutte le parti del mondo. Costruite per volere dell’Imperatore stesso, sono tutt’oggi ben conservate e nel loro interno è possibile vedere cimeli, arredi e mobili dell’epoca, nonché parte dell’interessante biblioteca originale che Napoleone si portò appresso.
Villa San Martino si trova nella periferia di Portoferraio, la direzione da seguire è quella per arrivare alla famosa spiaggia della “Biodola”. Circa sei chilometri dopo il centro, sulla sinistra, troverete un cartello con scritto “Villa San Martino”, pertanto non rimane che seguire la strada nella campagna portoferraiese fino a che la villa si presenterà davanti ai vostri occhi, in tutta la sua eleganza.
Palazzina dei Mulini, con il suo splendido giardino affacciato sul mare, è situata proprio nel centro del paese di Portoferraio. La villa è arredata con prestigiosi mobili ottocenteschi stile impero e la sua biblioteca conserva i volumi originali dai quali Napoleone non ha voluto separarsi.
L’ingresso per entrambe le ville è a pagamento e il costo, salvo cambiamenti, è fissato a 5 euro a villa. E’ possibile visitarle nei giorni feriali dalle 8.30 alle 18.00 mentre nei giorni festivi dalle 8.30 alle 13.00.
Non solo Ville...
Altri famosi luoghi napoleonici a Portoferraio sono la Chiesa della Misericordia che conserva i calchi della mano e del volto dell’Imperatore e il Teatro dei Vigilanti, fatto costruire nella chiesa sconsacrata del Carmine per volere della sorella Paolina la quale desiderava avere un posto dove poter dare vita alle sue feste.
Poi, se amate camminare e fare del sano trekking, vi consigliamo di andare a visitare anche il Santuario della Madonna del Monte, a Marciana, dove circondato da castagni secolari, Napoleone incontrò di nascosto l’affascinate amante polacca Maria Walewska.
Siamo certi che, in sella al suo cavallo e in rotta verso Waterloo, Napoleone si sia morso le mani più volte ricordando la tranquillità e la bellezza selvaggia dell’Isola d’Elba, come la generosità dei suoi abitanti.
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